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Stregoneria e Paesaggio di Triora, resoconto del congresso

Comunicato stampa, 10 maggio 2010

Foto dall'album Triora, maggio 2009 di Ippolito Edmondo Ferrario
Breve Cronaca del Congresso Nazionale sulla Stregoneria ed il Paesaggio di Triora.

Si è concluso domenica 9 maggio il Congresso Nazionale sulla Stregoneria e Paesaggio di Triora, inziato venerdì nel tardo pomeriggio presso l’Albergo Colomba d’Oro di Triora. Sono state giornate caratterizzate da una grande affluenza di pubblico intervenuto per assistere ai vari interventi degli studiosi presenti all’evento, ognuno specialista in una determinata disciplina.
Nella giornata di venerdì, di fronte ad una platea di circa sessanta persone, l’apertura dei lavori è stata affidata a Ippolito Edmondo Ferrario, uno degli organizzatori del Congresso, nonché Cittadino Onorario di Triora e scrittore, che dopo aver passato in rassegna gli Enti patrocinanti della manifestazione e gli Sponsor ha illustrato agli ospiti le finalità e il senso del Congresso e lo svolgersi di questa...
serratissima “tre giorni” di full immersion.
La parola è passata poi a Gianluca Padovan, speleologo, presidente dello SCAM (Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano) e Vicepresidente della Federazione Nazionale Cavità Artificiali che, anch’egli in qualità di organizzatore, ha brevemente presentato il libro “I segreti di Triora. Il potere del luogo, le streghe e l’ombra del boia” (Mursia Editore) uscito da pochi giorni in libreria e che si può considerare idealmente il volume che raccoglie anticipatamente gli Atti di questo Congresso.
Ad aprire la serie di interventi è stata la medievalista monzese Elena Percivaldi che in quarantacinque minuti ha introdotto la tematica delle tribù liguri e i numerosi parallelismi con il popolo Celta, fornendo un inquadramento storico particolarmente preciso e attento.
Ad entrare nel vivo del tema della stregoneria è stato Gianluca Padovan con un particolarissimo intervento dal titolo “Malleus maleficarum e implicazioni politico-religiose” con il quale ha sviscerato termatiche e argomentazioni assolutamente nuove, non mancando di suscitare e fornire spunti di riflessione e di polemica tra i presenti.
La serata si è conclusa, come da programma, con l’annunciata passeggiata notturna nel borgo di Triora in compagnia di Ippolito Edmondo Ferrario e di Gianluca Padovan che si sono alternati, insieme al radioestesista Alessandro Verdiani e all’antropologa Michela Zucca, nelle vesti di guide andando a spiegare la funzione degli antichi serbatoi idraulici presenti nel borgo, descrivendo le aree cimiteriali e riportando alcuni aneddoti, anche macabri, che hanno vivacizzato l’escursione notturna regalando una notata da brivido.
I lavori del Congresso sono stati riaperti la mattina del sabato con il tema del paesaggio triorese ottimamente trattato dalla docente del Politecnico di Milano Maria Antonietta Breda che nel suo intervento intitolato “Triora, il luogo dell’incanto” ha inoltre mostrato alcune antiche carte della zona rimaste fino ad oggi inedite e che raccontano le trasformazioni occorse nel tempo al territorio.
Subito dopo è stata la volta di Ossian, studioso e praticante di sciamanesimo, che ha incantato i presenti con un l’intervento dal titolo “La strega, visioni sciamaniche e reminescenze di culti pagani “ volto a indagare la figura della strega fin dagli albori del mondo, utilizzando un linguaggio alla portata di tutti e usando anche un pizzico di ironia pur trattando temi dai risvolti anche drammatici.
Dopo la pausa pranzo il Congresso è ricominciato a metà pomeriggio durando fino all’ora di cena: si sono infatti alternati in ordine di tempo Gianluca Padovan con “L’invenzione delle streghe e del demonio come strumento coercitivo della cultura giudaico-cristiana”, seguito dall’antropologa Michela Zucca che ha presentato il suo contributo intitolato “Maria e le sue sorelle”. Alle 18.30 circa ul compito di chiudere il pomeriggio di conferenze è spettato a Roberto Basilico, presidente della Federazione Nazionale Cavità Artificiali che con “Il paesaggio sotterraneo: acquedotti e cisterne nell’antica Triora” ha raccontato della Triora “sotterranea”, una Triora inedita, mai raccontata e che potrebbe rappresentare una interessante risorsa turistica se debitamente presa in considerazione dall’amministrazione comunale.
Nel dopo cena, con partenza alle 22.30 dall’albergo Colomba d’Oro, i partecipanti hanno seguito Ossian in un giro notturno nel borgo che ha visto tre tappe fondamentali: la prima in via Camurata, la seconda in piazza della Collegiata e la terza alla Cabotina. Durante la serata Ossian ha parlato delle forze della natura, e ha dato una dimostrazione ai presenti di alcune pratiche di ascolto delle forze della natura ricorrendo all’uso degli strumenti da radioestesista.
La domenica mattina è stata la giornata decisamente più movimentata. Dopo una visita ai bellissimi e inquietanti affreschi della chiesa di San Bernardino di Triora in compagnia di Michela Zucca, Gianluca Padovan e Ippolito Edmondo Ferrario, alle ore 11 si è aperta la tavola rotonda di chiusura al Congresso alla quale hanno partecipato tutti i relatori e alla quale ha portato la sua testimonianza anche l’ex Sindaco di Triora Lorenzo Lanteri. Presente in sala anche Luana Bertol, ex Assessore al Turismo del comune di Triora e sostenitrice del Congresso.
Alle ore 12.30 il Congresso è stato chiuso con la speranza di aver contribuito in parte allo studio dell’argomento streghe e soprattutto di aver offerto nuovi spunti complessivi di indagine su Triora. Grazie ad un’ottima affluenza di pubblico venuto da molte parti d’Italia e all’alto indice di gradimento tra il pubblico il Congresso è stato un successo sia per gli organizzatori sia per la nomea del borgo ancora una volta teatro di incontri culturali di alto livello.
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