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Enzo Iorio, un suo racconto illustrato dai bambini di Piossasco

Sanremo, “Goccia del mare”: il racconto di Enzo Iorio nei disegni dei bambini


“Goccia del mare” il racconto di Enzo Iorio diventa una storia illustrata.
Una bambina dai capelli rossi affacciata sulle onde minacciose del mare di Sanremo; due bambini che si scambiano un tenero bacio protetti dagli alberi del bosco di San Romolo.
Sono alcuni dei disegni realizzati dagli alunni della scuola elementare “G. Ungaretti” dell’Istituto Comprensivo di Piossasco (TO), per illustrare la storia di Myriam e Remo, i due protagonisti di Goccia del mare, il racconto di Enzo Iorio ambientato a Sanremo nel 1940, nella cupa atmosfera delle leggi razziali.

L’iniziativa, con la quale la maestra Cristina Bortoluz ha coinvolto i propri alunni di età compresa tra i nove e i dieci anni, sul tema della Shoah, giunge al termine di un lavoro di riflessione che ha preso spunto proprio dalla lettura in classe del libro di Iorio.
“Ho scritto questo racconto – dice l’autore – per dare il mio piccolo contributo alla riflessione sulle discriminazioni razziali, e nella costruzione della storia ho cercato di utilizzare uno stile narrativo che risultasse di facile lettura e comprensione anche per i bambini delle elementari. Dai suggestivi disegni che hanno realizzato gli alunni della maestra Cristina, credo di poter dire di esserci riuscito”.
Ma andiamo con ordine: in occasione della Giornata Internazionale della Memoria, dedicata alle vittime delle persecuzioni razziali e della Shoah, lo scrittore Enzo Iorio lancia su Twitter l’hashtag #Gocciadelmare, per offrire gratuitamente l’omonimo eBook ai docenti di ogni ordine e grado che lo leggeranno in classe ai propri alunni.
Alcuni insegnanti si fanno avanti e chiedono di ricevere una copia di “Goccia del mare” per poterla leggere ai ragazzi.
Tra essi, la maestra Cristina Bortoluz, insegnante in una scuola elementare di Piossasco che, dopo qualche giorno, risponde con un semplice ma eloquente messaggio: “@enzoior Grazie del racconto, i bambini lo hanno amato”.
Poi cominciano ad arrivare i disegni realizzati dai bambini che, guidati dalla loro maestra, hanno visualizzato graficamente, come in una specie di storyboard, le sequenze che li hanno emozionati di più.
Si tratta di lavori fatti con matite colorate, pastelli a cera e qualche pennarello. Descrivono il primo incontro tra Remo e Myriam e poi la loro amicizia, la violenza razziale subita dalla bambina e il tentativo di consolazione da parte del suo coetaneo, infine la fuga di Myriam verso la Francia e l’enigmatico epilogo del racconto.
“Alcuni disegni sono visibili sul mio blog (www.enzoiorio.org) e girano già su Twitter e su Facebook – conclude Iorio – ma credo che meriterebbero di essere presentati in una piccola mostra. Ci sto pensando…”.
















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