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La "strage" di ferragosto, tre dodicenni a difesa delle nostre spiagge

Tre ragazzini di dodici anni compiono una "strage" nel giorno di ferragosto.
Un breve racconto di Enzo Iorio per sensibilizzare turisti e residenti che in questi giorni affollano le coste del nostro splendido Ponente.


UN FERRAGOSTO SPECIALE
racconto di Enzo Iorio

— Tu quanti ne hai fatti fuori? — chiese Alì, undici anni e mezzo, promosso in seconda media con una sfilza di 7.
— Ne ho ammazzati venti solo stamattina, — rispose Kevin, dodici anni, media del 6.
— Dai Kevin, conti un sacco di musse. Non ci credo!
— Ah, non ci credi Alì? Allora guarda qui. Toh, cosa c'è scritto qui? Sai leggere? — fece Kevin piantandogli il cellulare a due centimetri dal naso.
— Belin, venti! — fece Alì arretrando un po' il capo per mettere meglio a fuoco il display.
— Bravo Alì, vedo che sai leggere bene i numeri, adesso vedi un po' se ti riesce di leggere anche le lettere! 
Fece un paio di tap sullo schermo del telefonino e apparve una lunga lista di icone che rappresentavano i mostri catturati ed eliminati. Accanto a ogni disegnino compariva un nome.
Alì cominciò a snocciolare quegli strani nomi ad alta voce e ogni volta emetteva un UAO di ammirazione e sorpresa verso le imprese dell’amico. 
A un certo punto cacciò un urlo:



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