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A San Lorenzo due gruppi teatrali insieme per far piovere

Il Teatro dell’Albero e il Banchéro hanno riportato in vita un testo che ha più di 2400 anni


Testo e immagini di Enzo Iorio


Stasera è piovuto a San Lorenzo Al Mare. Nessun meteo ve ne darà notizia, benché sia venuta giù una pioggerella sottile e persistente, capace di irrorare e nutrire senza fare danni. Quella che è scesa su di noi in questa rovente e assetata notte di fine luglio è un’acqua antica e nuova che si chiama cultura. Oppure possiamo chiamarla teatro, se volete. A farsene latori, due gruppi di interpreti che per l’occasione si sono uniti e, sotto l’accorta regia di Giorgia Brusco, hanno recitato tra i suggestivi carrugi del borgo sanlorenzino.


Il Teatro dell’Albero e il Banchéro hanno riportato in vita (e mai locuzione fu più azzeccata, visto che l’audace attualizzazione del discorso politico fatta da Brusco giunge a lambire i disastri causati dalla legge Fornero!) un testo che ha più di 2400 anni. Aristofane lo scrisse cinquantenne, quando - avendo capito molto della vita - propose ai suoi concittadini (gli ateniesi del 391/392 avanti Cristo) una commedia provocante e irriverente. Vi si parlava, udite udite, di affidare il potere alle donne. Anzi, nel racconto che scaturisce dai suoi 1183 versi, sono le donne stesse a prendersi il potere. Come? Travestendosi da uomini (con tanto di barba), entrando in parlamento (che all'epoca era un’assemblea per soli maschi) e facendo approvare una legge che attribuisce il governo di Atene alle cittadine di sesso femminile. 
La “capa” di questa fronda è Prassagora, donna illuminata quanto determinata che, stanca delle nefandezze causate dal sistema sociale ed economico costruito dagli uomini, si pone l’obiettivo di stravolgerne assolutamente i fondamenti: per ottenere giustizia e uguaglianza si dovrà procedere all'espropriazione completa di ogni genere di bene privato e poi alla condivisione e distribuzione gratuita di ogni ricchezza, perfino di ogni piacere, compreso il sesso. I maschi, su quest’ultimo punto, esultano, ma siccome la decisione potrebbe favorire le persone fisicamente belle, e quindi riaccendere invidie, gelosie e conflitti, si decide anche che ogni uomo, prima di andare con una donna bella e giovane, sia tenuto ad andare con quelle brutte e vecchie...
Lo spettacolo diretto da Giorgia Brusco, impostato sullo schema drammaturgico del teatro itinerante, ha previsto cinque tappe (quattro all’aperto e un finale in teatro) e la suddivisione in blocchi ha richiesto numerosi adattamenti del testo originario. Il risultato complessivo è una riduzione sintetica ma esauriente della trama pensata da Aristofane, in perfetta sintonia con lo spirito pungente e scanzonato di una commedia ancora fresca ed attuale benché bimillenaria.

Gli applausi sono per tutte le attrici e gli attori in scena: Maura Amalberti, Consuelo Benedetti, Alessandro Cirilli, Loredana De Flaviis, Giovanni De Mattia, Martina Karoff, Franco La Sacra, Dalia Lottero, Enrico Manfredini, Giovanna Marzuoli, Antonio Napodano, Alessandra Pavone, Fiorella Regina, Graziella Tufo, Sara Zangari. Molto ben congegnati i costumi di Carlo Senesi e Dario Josue.
Il gruppo teatrale del Banchéro e il team del Teatro dell’Albero questa sera hanno dimostrato che l’incontro tra due nuvole non provoca fulmini ma pioggia e noi, in questa estate così rovente e assetata, mai abbiamo sentito la benché minima necessità di aprire l’ombrello.
E stasera, per chi vorrà bagnarsi, pioverà di nuovo a San Lorenzo al Mare. Ce n'è bisogno.
Enzo Iorio




















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