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A fugässa, una slerfa o una striscia purché sia quella giusta

Sapevate che esistono vere e proprie unità di misura per la focaccia genovese?


​La focaccia genovese (a fugässa) è cotta e servita in tutti i borghi e le città della Riviera ligure. Tuttavia non è facile trovare una focaccia da dieci e lode e perfino a Genova, che ne è la capitale, i posti in cui fermarsi a mangiare un toccu de fugässa veramente ottima, si contano sulle dita delle mani (a voler essere magnanimi).
Troppo olio o troppo poco, sbagliate quantità di sale, errori di cottura e perfino un incongruo numero di fossettine (êuggi) sono sempre in agguato per retrocedere una signora fugässa a una semplice focaccia.
I personaggi, i luoghi, gli avvenimenti che raccontano la nostra storia.
Discendente dalla scripilita degli antichi romani e diffusa a Genova già in epoca medievale, prese il nome di fugässa a partire dal XIII secolo.
riservandomi di raccontare in altri post qualche aneddoto sulla sua storia e sulla tecnica di preparazione, oggi parliamo di slerfe, ruote, tocchi e strisce.

Focaccia genovese, quanta ne vuoi?

Naturalmente la si può richiedere anche a peso, però sappiate che esistono vere e proprie unità di misura:

  • Slerfa o leppa
    Una slerfa è 1/8 di leccarda, che equivale a 150~200 grammi.
  • Striscia
    È un rettangolo di focaccia stretto e lungo, del peso di circa 60 grammi, cioè circa la metà di una piccola slerfa. Si tratta del formato più diffuso, di quelli che si trovano già tagliati nelle vetrine delle focaccerie, delle panetterie e dei bar. 
  • Quadretto
     I quadretti sono bocconcini quadrati di circa 6 centimetri di lato, offerti alle inaugurazioni dei negozi, alle festicciole sui luoghi di lavoro e ai vernissage di mostre d'arte.
  • Ruota
    Alcuni panettieri preparano la focaccia in testi di cottura circolari di circa 30~40 centimetri di diametro. Se ne può ordinare una ruota intera oppure acquistarne solo una frazione di quelle già preparate.

Queste sono le misure tradizionali. Ad esse possiamo aggiungerne un'altra che cambia da persona a persona e secondo dell'appetito: il tocco (se siete alla ricerca di "in bellu toccu de fugassa" significa che avete una certa famina!).
Comunque, mangiatene quanta ne volete, purché sia quella giusta.
E buon appetito!

Enzo Iorio
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Pubblicato da Enzo Iorio:

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