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Influenza A, nelle scuole di Ventimiglia informazioni e consigli


Si è svolta questa settimana in tutte le scuole di Ventimiglia una capillare campagna informativa sull'influenza A, nota anche come febbre suina. Il compito di diramare le notizie e le raccomandazioni predisposte in collaborazione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali è stato affidato ad alcuni insegnanti referenti che in ciascuna classe hanno fornito dati, spiegazioni e consigli su come comportarsi a scuola e fuori dagli edifici scolastici per evitare il più possibile la diffusione del virus H1N1.




In particolare ai ragazzi è stato consigliato di rispettare alcune norme igieniche fondamentali quali l'adozione di un flacone di amuchina per disinfettare le mani e gli oggetti di uso comune e una maggiore attenzione in caso di tosse e sternuti.

Inoltre gli alunni sono stati informati che in caso di febbre o sindrome simil-influenzale devono responsabilmente rimanere a casa, nel proprio ed altrui interesse, e che potranno essere riammessi a scuola non prima di 24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione da parte del medico.

Riportiamo qui di seguito le raccomandazioni ministeriali, consultabili anche sul sito: http://www.istruzione.it/


Oggetto: RACCOMANDAZIONI PER LA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA
PANDEMICA DA VIRUS A/H1N1V NELLE SCUOLE NELL’ATTUALE FASE PANDEMICA
(FASE 6 - LIVELLO 1)
Il presente documento è stato concordato tra le due Amministrazioni in epigrafe e contiene
indicazioni, di ordine sanitario e amministrativo, sui comportamenti che le scuole debbono osservare al
verificarsi delle circostanze nello stesso documento evidenziate. Esso non vuole essere esaustivo
rispetto alle concrete situazioni che possono verificarsi e che possono presentare caratteristiche tali da
richiedere giudizi di adattamento, valutabili caso per caso.
Aggiornamenti e nuove eventuali informazioni verranno prontamente inviate a seguito delle
indicazioni del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dell’Unità di crisi, in esso
istituita.
Si ritiene, tuttavia, di segnalare che la sintomatologia dell’influenza A/H1N1V non si discosta,
allo stato attuale, da quella di altre analoghe forme di influenza stagionale.

1. MISURE IGIENICHE E COMPORTAMENTALI DA ADOTTARE A SCUOLA (da
parte degli studenti e del personale)
 Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito,
starnutito e avere soffiato il naso;
 Corretta gestione delle secrezioni respiratorie (“etichetta respiratoria”): coprire la bocca ed il naso
quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare
immediatamente nella spazzatura dopo l’uso;
 Pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che sono
a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori,
computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente
sporche;
 Non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre;
 Non mangiare utilizzando le posate di altri;
 Non portare alla bocca penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune;
 Aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l'intervallo e dopo la fine di tutte le attività
scolastiche quotidiane.
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2. RESTARE A CASA QUANDO SI È MALATI
Gli studenti e il personale scolastico che manifestino febbre o sindrome simil-influenzale*
(*generalmente febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, brividi, debolezza, malessere
generale e, a volte, vomito e/o diarrea) devono responsabilmente rimanere a casa nel proprio ed
altrui interesse, ed è consigliabile contattare il proprio medico o pediatra di famiglia, quando i
sintomi persistono o si aggravano.
I VANTAGGI di tale misura sono:
 evitare l’insorgenza di complicanze dell’influenza per la persona che ne è affetta;
 evitare di contagiare altre persone (tra cui persone che appartengono a categorie a rischio di
sviluppare gravi sequele);
 limitare e/o circoscrivere il diffondersi dell’evento morboso
La riammissione alla vita di comunità è consigliabile dopo 48 ore, e comunque non prima di
24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione da parte del medico.
Tale periodo, tuttavia, varia a seconda del quadro clinico e della scomparsa della febbre.
Pertanto, si raccomanda di mantenere il flusso informativo tra amministrazione scolastica, ASL, medici
e pediatri curanti e genitori in maniera più coerente possibile.
E’ altresì fortemente raccomandata la corretta gestione delle secrezioni respiratorie (“etichetta
respiratoria”), come precisato al punto 1.
Poiché è stato evidenziato, tramite test di laboratorio, che i bambini in particolare possono
eliminare, attraverso le secrezioni respiratorie, il virus influenzale oltre le 24 ore dalla scomparsa della febbre, seppure con frequenza minore rispetto agli individui febbrili, è raccomandata comunque, al ritorno a scuola, la corretta applicazione della gestione delle secrezioni respiratorie e l’igiene delle
mani, per limitare il più possibile il contagio di persone appartenenti a categorie a rischio di complicanze.
La riammissione a scuola avverrà secondo le modalità già in uso nelle singole Regioni e
province Autonome.

3. STUDENTI E PERSONALE SCOLASTICO CHE PRESENTANO I SINTOMI
INFLUENZALI
In caso di febbre o sintomatologia influenzale* il personale scolastico deve contattare
direttamente i genitori o chi ne fa le veci, per la presa in carico dei minori a domicilio.
Nel caso la sindrome influenzale* si manifesti nel personale della scuola, il dirigente scolastico,
o chi da lui delegato, lo inviterà a recarsi a casa ed eventualmente a contattare il medico curante, il
quale si occuperà dei provvedimenti di astensione dal lavoro, come da normativa vigente.
Resta indispensabile e doveroso, ai fini di sanità pubblica, mantenere la gestione
trasparente dell’informazione tra il Responsabile dell’Istituzione scolastica, il competente
servizio della ASL di riferimento territoriale, i medici curanti (pediatra, medico di medicina generale) e i genitori.
In corrispondenza del picco epidemico atteso, sarà pianificato con le Regioni/PP.AA. un
sistema sentinella per monitorare le assenze (dagli asili nido alle scuole superiori), identificando le
scuole da coinvolgere per ciascuna Azienda Sanitaria Locale, d’intesa con le Autorità scolastiche.
Tali dati permetteranno di monitorare l’andamento delle assenze rispetto al dato storico degli
anni precedenti, l’evoluzione della curva epidemica, l’eventuale presenza di un cluster all’interno di
una scuola.

4. GESTIONE DELLA LOGISTICA SCOLASTICA COME PREVENZIONE
In caso di picchi o di focolai diffusi di influenza pandemica da virus AH1N1v, potranno essere
implementate misure per limitare gli ‘assembramenti’ e, secondo le indicazioni della ASL competente,
si valuterà, da parte dei Dirigenti scolastici, la possibilità di posporre gite scolastiche, eventi e altre
manifestazioni che assemblino più classi/istituti scolastici nei periodi di picco della patologia.

5. EVENTUALE CHIUSURA MIRATA DI SCUOLE.
I vantaggi della chiusura delle scuole appaiono decisamente modesti in relazione ai problemi
sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare.
La chiusura può invece mantenere un significato di opportunità in presenza di un andamento
particolarmente grave dei casi di malattia. Tali situazioni, ad oggi a bassissima probabilità di
accadimento, saranno valutate al momento ed potranno essere, eventualmente, oggetto di ulteriori
indicazioni.
Su segnalazione delle autorità sanitarie - ASL, e previa adeguata valutazione del rischio, il
Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d’intesa con il dirigente scolastico, può determinare la
sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della
scuola.
La durata della sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola dipenderà dalla
gravità e dall’estensione della malattia.
Le scuole, per le quali sarà disposta la sospensione dell’attività didattica, potranno comunque
rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuità dell’insegnamento, anche
se con altre modalità.






26/09/2009










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