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Teatro dell'Albero, mercoledi' 27 gennaio ore 21, Giornata della memoria

Anche il Teatro dell'Albero di San Lorenzo al Mare commemora la giornata della memoria.



Il 27 gennaio prossimo alle ore 21, per commemorare il “Giorno della memoria”, sarà proiettato al “Teatro dell’Albero” di S. Lorenzo al Mare il documentario del regista Piero Farina dal titolo “Per ignota destinazione” che narra la terribile esperienza della deportazione subita dall’ebreo romano Piero Terracina. Letture a cura del Teatro dell'Albero, ingresso libero.


La sera del sette aprile 1944 il Terracina stava celebrando la Pasqua nella propria abitazione assieme ai due genitori, ai due fratelli, a una sorella e a uno zio. Suonarono alla porta. Erano tre militari tedeschi delle SS che con la minaccia delle armi imposero all’intera famiglia di seguirli.

I Terracina, come altri mille ebrei del ghetto romano, furono deportati nel nord Europa dove li attendeva morte quasi sicura nelle camere a gas.

L’unico della famiglia a salvarsi fu proprio Piero, il più giovane dei due fratelli.

Nel 1995 il regista Piero Farina ripercorre assieme a Terracina il tragitto ferroviario compiuto in quella lontana primavera fino a raggiungere il campo di sterminio di Auschwitz.

A mano a mano che il treno procede verso il confine altoatesino di Ora, intervengono le testimonianze di molti ebrei italiani all’epoca girate a Roma, Pitigliano, Torino, Milano, Venezia e Trieste.

Testimonianze drammatiche che mettono in evidenza le pesanti responsabilità del Fascismo nel destino atroce di milioni di uomini e donne. Le leggi antiebraiche del 1938 attestano l’estremo degrado a cui giungono le istituzioni del regime e segnano in Italia l’inizio delle persecuzioni a cui sono state sottoposte le comunità ebraiche.

La promulgazione di quelle leggi è il punto di partenza di un comportamento disumano che dopo sette anni porta al terribile epilogo dei campi di sterminio.



Prima della proiezione del documentario saranno lette alcune pagine che il regista ha scritto ricordando le intense emozioni provate, quindici anni fa, dietro la telecamera, durante la lavorazione del filmato. «Settimane in cui –come dice l’autore di “Per ignota destinazione” – ogni cosa pareva senza colore e senza suono, giorni e ore in cui il rispetto per le sofferenze passate da Piero Terracina, fissa per sempre nella memoria dell’intera troupe, ogni attimo di quel terribile viaggio».
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