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Ventimiglia, ecco il gospel dei migranti 'We're not going back'.

I Tetes de Bois, storico gruppo folk rock romano, hanno annunciato l’intenzione di trasformare in una ballata folk lo slogan ideato da uno dei migranti rimasto per giorni bloccato alla frontiera con la Francia. 


We are going back” (letteralmente “noi non torniamo indietro” n.d.r) presto diventerà una canzone, un inno alla libertà. Si tratta del coro scandito ogni giorno dai migranti che da quasi un mese e mezzo si sono accampati sugli scogli di Ponte San Ludovico a Ventimiglia per protestare contro il blocco della frontiera disposto dalle autorità francesi.
I Tetes de Bois nei giorni scorsi hanno improvvisato un concerto che si è tenuto sugli scogli del valico di confine. Con loro c’era anche il disegnatore e fumettista del Fatto Quotidiano e di Servizio Pubblico, Vauro Senesi.
I Tetes de Bois hanno scritto sulla loro pagina di aver parlato con Ibrahim che ora vive a Nizza in Francia. E’ lui l’autore del testo della canzone dei migranti che il gruppo presto trasformerà in musica.

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