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"L'angolo di Avrigue", un invito alla lettura di Francesco Biamonti

Nasce su 20miglia.com una nuova rubrica interamente dedicata allo scrittore che, più di ogni altro, ha saputo trasformare la luce e i silenzi della Liguria di Ponente in parole scritte


“Il vento largo è un vento che non soffia mai nella stessa direzione e di conseguenza disorienta molto… E’ come il vento della vita, che ti sospinge prima da una parte, poi da un’altra…” Francesco Biamonti

Francesco Biamonti (San Biagio della Cima, 3 marzo 1928 - 17 ottobre 2001) è stato uno scrittore ligure, affezionato alla propria terra. 
Nei suoi romanzi ci ha lasciato immagini letterarie di sublime lirismo. 
A quasi vent'anni dalla morte, sono in molti a ricordarlo con ammirazione e affetto crescenti, come se la sua voce fosse diventata, col tempo, qualcosa di più di una pura espressione narrativa, e tendesse ad assurgere quasi a canto ancestrale, testimonianza di un genius loci sospeso tra la terra e il cielo, tra il mare e il vento. Nella sua poetica troviamo qualcosa di più della "liguritudine": un sentimento del tempo e dell'esistere universale, scabro e dimesso eppure angelico, aspro e crudo ma al contempo dolce e consolatorio. Il suo romanzo di esordio "L'angelo di Avrigue" uscì nel 1983 e rivelò al pubblico la preziosa grana del suo stile attraverso una storia che, pur mostrando "in nuce" il plot di una detective story, si dipana invece come una sorta di poesia, diventando profonda riflessione sulle metafore dell'esistenza.

L'idea di dedicare a Biamonti una rubrica su queste pagine, nasce con il preciso scopo di allargare la platea dei suoi estimatori. Infatti, nonostante l'alta qualità della scrittura, le sue opere restano sconosciute ai più. Ne ho avuto personalmente un riscontro svolgendo attività didattica presso il Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti dove, entrando in contatto con persone che, una volta afferrata l'importanza di accrescere il proprio bagaglio culturale, cercano suggerimenti di lettura nelle classifiche di vendita e tra i best seller para-cinematografici, ho constatato che il nome di Francesco Biamonti non trova spazio tra quelli più gettonati di Carrisi, Camilleri, Manfredi, Gamberale e via dicendo. 
Eppure quando poi richiamo l'attenzione dei miei allievi su certi splendidi passaggi da "L'angelo di Avrigue", o "Attesa sul mare", per dire, vedo i loro volti illuminarsi e la linea della bocca distendersi e incurvarsi in un sorriso. È l'effetto della lettura lenta che, come lo slow food, fa apprezzare meglio i sapori genuini e gli ingredienti nascosti. È quello che farò anche qui: proporrò di volta in volta la lettura di piccoli frammenti tratti dalle opere di Biamonti.
Il primo appuntamento con la nuova rubrica è domenica 26 novembre (in concomitanza con la giornata di studio promossa dall'associazione "Amici di Francesco Biamonti"), su queste pagine, con un post taggato "L'angolo di Avrigue". 
Vi aspetto.
Buon vento largo!

Enzo Iorio



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