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1671, il miracolo del braccio morto nel santuario della Madonna della Rovere

A San Bartolomeo al Mare, la chiesa in cui avvenne la miracolosa guarigione di un contadino.


Se fate un salto a San Bartolomeo al Mare, avrete l'occasione per visitare l'antico santuario dedicato alla Madonna della Rovere, la cui storia è legata a un miracolo sulla veridicità del quale giurarono ben sette persone, tra cui un medico, un notaio e sei sacerdoti. Lo straordinario evento, occorso a tale "Giacinto Perato di Rollo, d'anni 50", è registrato negli atti conservati presso l'archivio della Curia vescovile di Albenga. 
I personaggi, i luoghi, gli avvenimenti che raccontano la nostra storia.

Era la notte del 3 aprile 1671, quando, dopo un'intera giornata di duro lavoro in campagna, Giacinto si sentì male. Accusava fortissimi dolori al braccio sinistro e un intorpidimento diffuso per tutto il corpo. All'alba la situazione migliorò, ma il braccio non rispondeva più ai comandi; era diventato insensibile anche ai pizzicotti e alle punture e Giacinto si rese conto di avere un braccio morto. I medici parlarono di ictus e le cure non davano alcun risultato.
Due settimane dopo, il 18 aprile, mentre, con l'arto appeso al collo, portava al pascolo la sua asinella, il contadino fece uno strano incontro che in seguito lui stesso descrisse con queste parole: 
"Qualche ora prima di mezzogiorno, pochi passi avanti a me, vidi una donna vestita di turchino con uno scossale che luceva come il sole… Ella mi disse che mi raccomandassi alla Madonna che mi aiuterà”. 
La signora gli chiese cosa avesse al braccio e quando lui le raccontò che aveva intenzione di recarsi al vicino santuario per implorare la guarigione, lei gli raccomandò di non trascurare di farlo al più presto. Poi la signora lo salutò ed egli la vide allontanarsi verso i monti, benché fosse arrivata dal mare.
Il giorno dopo era domenica e Giacinto Perato, in compagnia della moglie e del sacerdote don Damiano Tagliaferro, si presentò al santuario di “Nostra Signora della Rovere” per assistere alla messa e chiedere la grazia ma ecco che, al momento della comunione, i suoi occhi si offuscarono ed egli perse i sensi e si accasciò al suolo. Quando si risvegliò, il suo braccio sinistro aveva riacquistato tutto il vigore dei suoi cinquant'anni e Giacinto poteva muoverlo con disinvoltura e scioltezza, come se non avesse mai subito l'ictus. Era il 19 aprile 1671.

Da allora il santuario della Madonna della Rovere, divenne meta di processioni e pellegrinaggi; inoltre, fu teatro anche di numerose altre guarigioni miracolose. La storia ne documenta nove già solo in quello stesso anno. 

Enzo Iorio


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Pubblicato da Enzo Iorio:

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