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Riviera dei Fiori, dove per Ariosto era sempre primavera

Ludovico Ariosto, cinquecento anni fa, descrisse il Ponente ligure come un luogo dov'era "perpetua primavera". 

La Riviera dei Fiori in una giornata "molto nuvolosa". © Enzo Iorio


   di Enzo Iorio   

Ludovico Ariosto (1474-1533) nel suo celebre "Orlando Furioso" diede sfogo alla fantasia raccontando di innumerevoli luoghi reali o immaginari che catturarono infinite schiere di lettrici e lettori. Concluso il poema, tuttavia, non ancora placata la sua verve narrativa, mise mano ad altri canti (capitoli) che, pur restando esclusi dalla versione più conosciuta, riservano alcune interessanti sorprese.

Nei cosiddetti "Cinque canti" (composti da 548 ottave, di cui aveva conservato copia il figlio prediletto del poeta, Virginio) ce n'è uno - il primo - che ci interessa particolarmente perché in esso Ariosto canta le bellezze del Ponente ligure. Raccontando infatti del viaggio compiuto dalla galea di Gano, a un certo punto (tra le ottave 71 e 72), Ariosto scrive:


LXXI

Or fattasi fornir una galea

di vettovaglia, d'armi e di compagni,

poi che licenza dal re tolto avea

uscì del porto e dei sicuri stagni.

Restar a dietro, anzi fuggir parea
il lito, et occultar tutti i vivagni:
indi l'Alpe a sinistra apparea lunge,
ch'Italia in van da' Barbari disgiunge;



LXXII


indi i monti Ligustici, e riviera

che con aranzi e sempre verdi mirti

quasi avendo perpetua primavera,

sparge per l'aria i bene olenti spirti.

Volendo il legno in porto ir una sera
(in qual a punto io non saprei ben dirti),
ebbe un vento da terra in modo all'orza
ch'in mezo il mar lo fe' tornar per forza.



Parafrasando i primi tre versi dell'ottava 72:

...la riviera che con aranci e mirti sempre verdi, quasi godendo di una perenne primavera, sparge per l'aria ben profumati olezzi...

Aranci, piante lussureggianti, profumi, insomma la Riviera dei Fiori come vorremmo che fosse ancora oggi, a dispetto di questa primavera 2018, che appare invece un po' lenta a farsi avanti. 


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Pubblicato da Enzo Iorio:
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