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Parla Martine Landry, la volontaria 74enne che rischia cinque anni di carcere per aver aiutato due 15enni a entrare in Francia

L’attivista di Amnesty International è accusata di aver violato la legge aiutando due migranti minorenni. 

© Amnesty Italia
   di Enzo Iorio   

Il 28 luglio 2017, la polizia italiana di frontiera rimanda in Francia, a piedi, due ragazzi guineani di soli 15 anni. 
Quello stesso giorno, Martine Landry, volontaria impegnata con Amnesty International Francia, incontra i due minori a poco distanza dal confine di Mentone/Ventimiglia, in territorio francese, e li riaccompagna al posto di frontiera (PAF), mostrando i documenti che testimoniavano la domanda di presa in carico da parte dell’Aide sociale à l’enfance (ASE).

"Non possiamo accogliere tutti i poveri del mondo, ma ciascun paese può fare la sua parte".

Per questo gesto, scatta immediatamente a carico di Martine Landry l'accusa di aver favorito l'immigrazione clandestina. Sottoposta a giudizio dal tribunal correctionnel di Nizza, rischia una condanna fino a 5 anni di carcere e 30.000 euro di multa.

Durante l'udienza che si è tenuta a Nizza il 30 maggio scorso, il pubblico ministero ha riconosciuto che non ci sono elementi validi per ritenere che Martine Landry abbia commesso un reato.
La decisione definitiva del tribunale è attesa per venerdì 13 luglio.

In questo video pubblicato da Nice Matin, Martine Landry ci dice come la pensa.


Per approfondire:

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Pubblicato da Enzo Iorio:
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